Il primo segnale d'allarme è arrivato il 14 maggio scorso al Forum del Terzo Settore: nell’occasione, l’assessore Pierfrancesco Majorino ha ventilato l'ipotesi di tagli. Nel mese di giugno, la minaccia si è fatta più concreta: il Comune di Milano ha annunciato ufficialmente un ridimensionamento dei Centri Diurni per i Minori e dei servizi di Assistenza a Domicilio. Gli operatori hanno risposto con un presidio, tenutosi il 27 giugno presso Largo Treves davanti al Settore Servizi sociali. Segue una parziale retromarcia del Comune: revoca dei tagli e la possibilità di tenere aperti i Centri Diurni 4/5 giorni a settimana. Ci saranno però ulteriori valutazioni sui singoli casi e questa garanzia dovrebbe durare fino a fine Dicembre. Dopodiché, buio fitto.
In attesa che venga reso pubblico il Bilancio di previsione, a sollecitare il settore a tenere alta l'attenzione è Silvio Tursi, direttore di Tempo per l’infanzia (Centro Diurno per minori e Centro di Aggregazione Giovanile) che opera nel quartiere "difficile" di via Padova.
Tursi, che futuro si prospetta per la vostra Cooperativa,come per le altre realtà che operano nel territorio milanese?
«L'assessore continua a dichiararsi disponibile al dialogo, ma per il momento di concreto non abbiamo visto nulla. Abbiamo dimezzato il fatturato del Comune, che ora ammonta a 80.000 euro. Di conseguenza abbiamo dovuto ridurre l’orario degli educatori e il sabato non siamo più aperti. Tutto questo è fortementepenalizzante nei confronti dei ragazzi che ospitiamo, sono loro i primi a risentirne. Non discutiamo le scelte del Comune. Però rivolgiamo questa domanda, molto chiara: quanto credete al nostro progetto? Perché possono anche pensare che il Centro non serva più, ma abbiano il coraggio di dirlo apertamente. Nel frattempo, confrontandomi con altri colleghi nel settore, è emerso un 40% in meno di risorse per i Centri Diurni
Il Tempo per l'infanzia ha una lunga storia: voluto nel 1981 da un gruppo di genitori della zona che desideravano coinvolgere adolescenti in difficoltà, dall'89 è nell'ex scuola materna di via Bechi, una traversa di viale Monza, e collabora con il Comune. In 23 anni di attività sono passati di qui circa 900 adolescenti. “Grazie al nostro impegno non sono finiti nelle comunità d’accoglienza, ma hanno potuto rimanere nelle loro famiglie”, dice soddisfatto Silvio Tursi. Dal lunedì al venerdì trascorrono al Tempo per l'infanzia i loro pomeriggi per disposizione dei servizi sociali del Comune. Sono minori a rischio di devianza: hanno problemi familiari e spesso faticano a inserirsi a scuola. Per loro gli educatori organizzano anche laboratori di musica, fotografia, street art, bigiotteria, trucco. “Noi proviamo ad aiutare sia i ragazzi che i genitori. Ma non so ancora per quanto tempo", conclude amaramente Tursi.
VIVERE E LAVORARE IN ITALIA
La cooperativa sociale svolge attività a favore dei minori. Le finalità sono, la gestione del tempo libero dei minori in età scolare provenienti da nuclei familiari economicamente disagiati o carenti sotto il profilo morale, affettivo e sociale, mediante un intervento integrativo dell’insegnamento scolastico; la promozione di un sereno e sano sviluppo della personalità dei minori, nonché la stimolazione dei loro interessi mediante attività creative ed educative di tipo collettivo.